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Ufo abbattuto in Inghilterra: un ex agente dell’MI6 rompe il silenzio

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Ufo abbattuto in Inghilterra: un ex agente dell’MI6 rompe il silenzio

Un ex paracadutista e ufficiale dell’intelligence militare britannica ha rilasciato una dichiarazione sconvolgente al DailyMail, affermando che le forze speciali britanniche hanno recuperato un velivolo “non umano” abbattuto nel nord dell’Inghilterra alla fine degli anni ’80.


L’uomo, identificato come Franc Milburn, sostiene di aver parlato con un membro dell’unità gestita dall’MI6 che ha condotto la presunta operazione. Milburn afferma inoltre di aver avuto un colloquio con un membro dell’equipaggio della RAF che ha inseguito e sparato contro una coppia di UFO “a forma di disco” che viaggiavano a velocità ipersoniche, sorpassando i loro aerei da combattimento.

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L’incredibile racconto:

Secondo Milburn, il suo informatore, negli anni ’80, lavorava per un’unità segreta chiamata “E Squadron”, specializzata in operazioni segrete, clandestine e paramilitari. L’E Squadron, ribattezzato in passato come “The Increment”, reclutava i soldati più esperti e affidabili dalle unità delle forze speciali del Regno Unito: SAS, SBS e SRR.

L’operazione di recupero:

La RAF contattò l’E Squadron per recuperare il velivolo non identificato abbattuto. Milburn afferma che il suo informatore gli ha detto:

“Avevamo il compito di mettere in sicurezza e recuperare l’imbarcazione nel nord dell’Inghilterra. Siamo stati trasportati in elicottero. Stabilirono un cordone, un perimetro e si avvicinarono all’imbarcazione. Mi ha detto che era un velivolo dalle forme non terrestri conosciute, ed era ovvio che c’erano degli occupanti che, a loro volta, erano fuggiti dalla scena a piedi. Il gruppo di soldati ha così avuto il compito di rintracciare questi esseri non identificati per cercare di metterli in custodia. Una parte dell’unità, da sei a otto uomini, è rimasta a controllare l’imbarcazione.”

L’intervento degli scienziati:

Visto l’insuccesso delle truppe speciali nel rintracciare gli occupanti del velivolo, Milburn afferma che “scienziati e tecnici” sono arrivati sulla scena. Il suo informatore ha detto:

“La cosa era completamente fuori dalle nostre possibilità, siamo così stati portati via in elicottero e da allora non abbiamo saputo più nulla.”

Motivazioni e contesto:

Milburn ha lavorato nell’intelligence militare britannica fino alla fine degli anni ’90. Ora è analista del Centro Begin-Sadat per gli studi strategici, un think tank universitario israeliano con stretti legami con l’intelligence militare israeliana.

Milburn ha dichiarato che il suo ex collega ha condiviso la storia con lui diversi anni fa per togliersi un peso. Ha scelto di farsi avanti ora per sostenere altri informatori che hanno testimoniato al Congresso su presunti programmi di recupero di UFO caduti, ed è preoccupato che “l’eccessiva segretezza” sull’argomento stia impedendo la conoscenza scientifica in materia.

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Considerazioni finali:

La testimonianza di Milburn, sebbene priva di prove concrete, aggiunge un tassello al mosaico di avvistamenti e presunti recuperi di UFO che costellano la storia moderna. La sua scelta di rompere il silenzio potrebbe incoraggiare altri informatori a farsi avanti e contribuire a una maggiore trasparenza su un tema che alimenta da sempre fascino e mistero.

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